Ieri sera allo Stadion Miejski di Gdansksi è svolto l’atto finale della seconda competizione europea di calcio tra il Villareal e il Manchester United.
Alle 23.53 si è realizzato un sogno per 50334 abitanti di Vila-Real città situata nella provincia di Castellon nella privincia autonoma Valenciana: alla stessa ora si è materializzato un incubo per la metà rossa della città di Manchester.
Davide contro Golia allo stato puro e ai massimi livelli. Da un lato una squadra che nella sua storia non ha mai vinto nulla, mentre dall’altra parte una delle squadre più vincenti della storia del calcio mondiale.
Ma per fortuna come dico sempre io, le partite iniziano sempre 0 a 0 e fino all’ultimo secondo, o fino all’ultimo rigore, chiunque può vincere perché il calcio, checché se ne dica, non guarda il fatturato ma quello che viene fatto in campo.
Ieri i circa 10 spettatori presenti in quel di Danzica si sono goduti uno spettacolo che riconcilia con il calcio sia per la qualità del gioco che per l’intensità e, soprattutto, per la sua conclusione.
Ovviamente i tifosi del “submarino amarillo” avranno apprezzato di più rispetto a quelli dei “Red Devils“, ma l’epilogo della gara è stato degno di un film del maestro del brivido Alfred Hitchcock.
L’inizio è tutto a favore del Manchester, probabilmente più abituato a certi palcoscenici, visto il palmares, con il piccolo Villareal che si rintanava nella propria tre quarti campo facendo densità e mettendoci intensità. Fino all’arrivo di un episodio che, come spesso accade, ha deciso il primo tempo: 29′ di gioco, calcio di punizione, battuto da quel meraviglioso giocatore che risponde al nome di Dani Parejo, che va a trovare il piede destro di Gerard Moreno, autore di 30 gol stagionali e mancino di piede… che destino…
Lo United sembra un po’ stordito e il solo Edinson Cavani sembra cercare di scuotere la squadra anche commettendo falli in serie, nulla di serio, ma dando comunque un segnale.
All’inizio del secondo tempo l’inerzia sembra dalla parte della squadra spagnola. Poi, esattamente come accaduto nel primo tempo, arriva una punizione dalla tre quarti; stavolta la batte Bruno Fernandes. La ribattuta della difesa capita tra i piedi di Marcus Rashford che tira una “ciabattata” contro le gambe di un difensore del Villareal, permettendo a Cavani di colpire a botta sicura e pareggiando, così, la partita al 55′ (diventando il terzo giocatore con più di 34 anni a segnare in una finale europea per un club inglese, dopo Mc Callister e Drogba).
Da qui in avanti la partita si cristallizza e si trascina avanti fino al 90′ e anche per tutti i tempi supplementari; quanto la partita sia stata bloccata è dimostrato dal fatto che nei 120′ (più) recupero le due squadra hanno tirato in porta solo 3 volte complessivamente.
La lotteria dei rigori non permette più di fare pronostici perché quegli 11 metri hanno tradito fior fiori di giocatori, come Baggio, Riquelme, Zico, Trezeguet, Platini e molti altri. Se fossi stato un bookmaker avrei puntato sul Manchester per la qualità tecnica dei giocatori e per l’abitudine degli stessi a palcoscenici importanti, ma il susseguirsi dei tiratori ha reso questi ultimi minuti carichi di adrenalina e di tensione.
Incredibilmente la partita si è decisa al ventiduesimo rigore, quello tirato dal portiere del Manchester United, David De Gea, spagnolo e forse all’ultima partita con i Red Davils e che dopo aver subito il rigore del collega Geronimo Rulli, argentino e portiere di coppa del Submarino Amarillo, non è riuscito a realizzare il proprio regalando il sogno all’intera città di Vila-Real.
Allo United in questa partita sono mancati gli spunti di Paul Pogba e di Marcus Rashford, che hanno sicuramente deluso l’attesa, mentre i giocatori spagnoli hanno giocato ben oltre i loro limiti dimostrandosi una squadra con la “S” maiuscola, una squadra in cui il capitano con barba imbiancata Raul Albiol ha sollevato questo trofeo a 36 anni.
Ultima considerazione, ma non ultima per importanza è il fatto che la coppa Uefa o Europa League che dir si voglia sia diventato il giardino privato di Unai Emery che ha disputato 4 finali e le ha vinte tutte e 4, tre con il Siviglia e quest’ultima con il Villareal, incredibile ma vero!
Sabato termina la stagione calcistica 2020-2021 con la finale di Champions League ad Oporto e che vedrà scendere in campo il Chelsea ed il Manchestrer City in un derby inglese che promette scintille.
by Fabrizio Roscitano