Veni, vidi, vici.

I Maneskin hanno conquistato Sanremo. Credendoci fermamente hanno sbaragliato un’agguerritissima concorrenza conquistando il podio del settantunesimo Festival della canzone italiana.

Mai come quest’anno Sanremo ha portato una boccata di aria pulita della quale tutti avevamo bisogno, a dispetto delle innumerevoli critiche e polemiche che in ogni caso non mancano mai ogni anno.

Un Amadeus visibilmente teso con l’aiuto del fidato Fiorello è riuscito  nell’impresa di confezionare -prima – e portare a termine, poi – una manifestazione difficile dal punto di vista logistico-organizzativo.

Sono state cinque serate all’insegna della buona musica (mai come quest’anno davvero per tutti i gusti) che hanno decretato la vittoria del gruppo romano dei Maneskin composto dal frontman Damiano, dall’unica donna Victoria al basso, dal batterista Ethan e da Thomas alla chitarra.

Formatisi a Roma nel 2016, hanno raggiunto un travolgente successo nel 2017 partecipando al programma X Factor grazie al quale, pur arrivando secondi, sono riusciti a firmare un importante contratto con l’etichetta Sony Music; dopo una lunga gavetta da artisti di strada nella capitale e la grande popolarità seguita al programma, i Maneskin hanno riempito palazzetti in tutta Italia registrando puntualmente il sold out, complice anche il pubblico di giovanissimi che con genitori al seguito partecipavano ai concerti.

Inutile dire che una buona dose di successo del gruppo, ovviamente oltre alla bravura di tutti gli altri i componenti, è imputabile al fascino del frontman Damiano, giovanissimo ma, nonostante tutto, padrone del palco che riesce a domare realizzando performance sui tacchi a spillo, a petto nudo o facendo pole dance.

Giovani, belli, bravi, ancora acerbi ma con tutto il tempo per migliorarsi, i Maneskin hanno portato a Sanremo una canzone ribelle: “Zitti e buoni”, infatti, invita a riprendere le redini della propria esistenza e a essere fieri della propria diversità che diventa in questo senso un valore aggiunto.

Tutti almeno una volta nella vita siamo stati messi in un angolo, rifiutati, incompresi, ed è proprio questo che spinge poi alla ribellione nei confronti di chi ci vorrebbe stereotipati e piegati ad un pensiero e a un atteggiamento comune.

La rivolta dei Maneskin sta anche nel look che hanno sfoggiato al Teatro Ariston: Etro in questo senso ha contribuito a dare a Damiano durante la serata cover che lo ha visto esibirsi con Manuel Agnelli un tocco rock glamour metà bohemienne e metà corsaro, esaltato da una camicia di seta maxi che spuntava fuori da un corsetto di pelle rosa.

La serata finale ha visto il gruppo indossare delle tutine effetto nude con grandi foglie argentate ricamate.

Capelli al vento e un trucco bello pesante hanno poi fatto la loro parte, portando i Maneskin ad una vittoria meritata.

Considerando che il vincitore di Sanremo conquista di diritto la partecipazione in veste di rappresentante italiano all’Eurovision Song Contest, non ci resta che attendere trepidanti l’esibizione dei Maneskin che -sono sicura- ci regaleranno delle gioie.

 

 

By Valeria Eboli

 

 

 


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