Come marzo sta alla primavera, i reality stanno a Mediaset legati da un delicato ma indistruttibile filo di dipendenza affettiva.

Due settimane fa è partita infatti in pompa magna e con tutte le sponsorizzazioni del caso, la quindicesima edizione de L’isola dei famosi condotta per la prima volta dalla “capitana” Ilary Blasi.

Come se cinque mesi di Grande Fratello Vip non fossero bastati, la rete ammiraglia del biscione segna il ritorno del reality più wild in circolazione.

L’Isola dei famosi parte quest’anno all’insegna di un cast molto variegato e di una conduzione di grande piglio e personalità: Ilary Blasi (il cui caratterino metterà in riga i naufraghi) sarà infatti affiancata dall’irriverente Iva Zanicchi, dal vincitore del passato Grande Fratello Vip Tommaso Zorzi e da Elettra Lamborghini che non ha certo bisogno di presentazioni.

Solo al pensiero che i concorrenti a inizio avventura si siano buttati letteralmente in acqua da un elicottero per raggiungere a nuoto la riva di Cayo Cochinos, mi porta alla considerazione che non sarebbe di certo il reality adatto alla sottoscritta: in questo, indubbiamente devo dare atto del coraggio e dello spirito di adattamento dei concorrenti.

Oltretutto, spirito di adattamento e sacrificio rapportato anche alla questione cibo, visto che i viveri scarseggiano e quello che c’è deve essere razionato equamente fra tutti i naufraghi, con inevitabili e prevedibili liti quando si tratta di convivenza forzata.

Ilary Blasi, perfetta padrona di casa, sfodera outfit eleganti e ricercati che lasciano intravedere parti scoperte di un corpo scolpito, non disdegna frecciatine e battute al vetriolo ai naufraghi in collegamento; intermediario fra lei e i concorrenti c’è Massimiliano Rosolino, inviato sull’isola, che tenta a suo modo di gestire le situazioni createsi all’interno del gruppo (a mio avviso però ancora non abbastanza sciolto).

In tutta onestà non ravviso l’utilità di tutti gli opinionisti in studio -personalmente avrei optato solo per Iva Zanicchi, sfrontata e irriverente al punto giusto-, presenti, se tanto mi dà tanto, solo per creare dinamiche verbali e ravvivare la puntata.

In definitiva e secondo il mio modesto parere di telespettatrice, L’isola è un format che non dovrebbe essere più riproposto, indigesto a molti più dei peperoni a cena.

Nonostante gli innegabili buoni ascolti registrati grazie anche alle perle trash della Blasi (complice del successo anche l’assenza di programmi di qualità su altre reti), è un format stantìo, nel quale non si trovano più gli stimoli giusti per seguirlo come i primi anni dalla messa in onda.

Contenitore essenzialmente di famosi per essere “figli di”, “ex di”, per inciuci vari o per la presenza di influencer senza arte certa conosciuti solo da un pubblico giovanissimo, ormai vive di luce riflessa datagli dai social che contribuiscono a portarlo in alto fra le tendenze dei programmi più visti.

L’augurio, infine, è che la frase “Liberi di sognare!” pronunciata da Ilary allargando le braccia, possa estendersi anche al desiderio di quella fetta di pubblico che sognerebbe di non vedere più L’isola.

 

By Valeria Eboli

 

 


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