Salve ragazzi, eccoci di nuovo qui, come tutti i mercoledì, su Fly-Nerd e in vostra compagnia ci sono io, Paolo Gaudiello.
Tutti noi abbiamo in casa un gioco da tavolo o un gioco di società e, in modo semplice, crediamo che non vi sia alcuna differenza tra l’uno e l’altro; entrambi servono al nostro divertimento. In realtà sono giochi differenti e, come tali, vanno trattati.
Il gioco da tavolo, da come possiamo intuire, si pratica con dei tabelloni o delle plance di gioco e, perciò, ha bisogno di una superficie rigida su cui essere appoggiato.
Il gioco di società, invece, è una definizione più generalizzata. Al suo interno ricadono le attività ludiche quali i giochi di carte, i giochi da tavolo, i giochi di ruolo, i giochi di gruppo e tanti altri simili.
In Italia è una realtà ancora di nicchia, contrariamente a quanto avviene all’estero, dove è radicata nelle famiglie l’abitudine di dedicare la serata ai boardgames, che è il termine anglosassone per definirli.
Ogni anno, a livello internazionale, escono circa due-tremila nuovi giochi da tavolo e di solito vengono presentati nelle fiere a tema, per la gioia dei numerosi visitatori a cui sono destinati.
I giochi da tavolo hanno un target di pubblico eterogeneo sia per l’età che per l’interesse; si va da quelli per i più giocatori piccoli a quelli per le famiglie, fino ad arrivare a quelli specifici per i gamers più esigenti, i quali sono sempre alla ricerca di titoli impegnativi, che stimolino soprattutto la loro riflessione e che vadano oltre al gesto “tiriamo i dadi e vediamo che succede”.
Vi ricordate di Risiko, Monopoli, Forza 4, Trivial Pursuit e Brivido? Quando eravamo piccoli, i pomeriggi divenivano interminabili grazie a loro!
Io, nonostante sia diventato ormai “un bambino adulto”, dovrei avere in casa ancora qualcosa come Risiko e Heroquest, i due giochi che mi hanno accompagnato dall’infanzia alla mia adolescenza. Per Heroquest ho da darvi una curiosità: ha acquistato un discreto valore negli anni perciò, se lo possedete integro e completo di tasselli e miniature, potrete rivenderlo anche a 300 – 400€.
Incredibile, vero?
Ma torniamo al tema di questa puntata: i giochi da tavolo.
Bene, come tutte le cose, anch’essi si sono evoluti al punto che per alcuni potremmo parlare di GIOCHI DA TAVOLO MODERNI poiché propongono ai partecipanti un obiettivo o un ruolo da perseguire in un contesto specifico, sollecitandone le doti creative, la riflessione e l’abilità manuale.
Nascono in Germania una trentina d’anni fa circa e, da allora, si sono diffusi rapidamente in tutta Europa, tanto che attualmente si parla di Eurogames. Persino gli USA, dove una buona fetta del mercato è occupata ai titoli di combattimento definiti Americano, hanno subito il loro fascino. La differenza tra l’uno e l’altro risiede sostanzialmente in questo: negli Eurogames, nella maggior parte dei casi, manca l’eliminazione dal gioco dell’avversario o da elementi di guerra; sono titoli mirati a premiare chi pensa ed elabora strategie di gioco ma senza penalizzare i partecipanti, che possono, quindi, arrivare fino alla fine della partita; lo spirito (per i meno adulti) è assolutamente costruttivo visto che si presenta una sfida a cui tutti, lottando insieme, gareggiano per raggiungere un obiettivo comune. Ciò ha reso vincenti i Giochi Cooperativi, al punto da trasformali in uno dei titoli più in voga nell’ultimo decennio.
Quali sono, dunque, questi GIOCHI DA TAVOLO MODERNI?
Vi faccio degli esempi.
Alcuni dei più noti titoli introduttivi si limitano a proporre rielaborazioni dei princìpi del domino e dei puzzle; alcuni propongono mazzi di carte tematici da assemblare attraverso la collezione delle singole carte; altri, invece, più elaborati, richiedono doti gestionali per sviluppare una fiorente attività imprenditoriale, partendo da un tot di risorse iniziali. Tra commerci e costruzioni di edifici produttivi, i giocatori possono arrivare a guadagnare un’influenza presso il proprio re, senza escludere gli intrighi e i negoziamenti medievali.
L’ambientazione di fondo aiuta i giocatori ad entrare maggiormente nel gioco, stimolando l’impatto visivo. Ecco perché la grafica, nel corso degli anni, è migliorata sempre di più, compresi i segnalini, che in gergo si chiamano trippolini mentre nel mondo sono conosciuti come meeple. Gli omini-trippolini, che avanzano sul tabellone, e non solo, sono sempre meno realizzati in plastica e sempre di più in legno.
Quando si parla di GIOCHI DA TAVOLO MODERNI, non si può non nominare l’autore del gioco che, elemento di traino per il prodotto, compare sempre più in bella vista sulle scatole e fa la differenza tra un titolo e l’altro.
Vediamo, infine, la modalità di distribuzione dei giochi.
Ultimamente si è assistito, da noi in Italia, ad una maggiore presenza dei giochi in scatola non solo nei negozi tradizionali ma, anche, nella grande distribuzione, ad esempio nei centri commerciali e nelle più famose catene di vendita di libri e di videogiochi.
A livello internazionale, invece, si è fatta strada una diversa logica editoriale: una buona fetta del fatturato dei giochi da tavolo proviene dalla loro vendita diretta, da parte dei produttori, tramite internet, con particolare riferimento alla forma del prefinanziamento collettivo su Kickstarter.
In buona sostanza, in questi siti gli editori propongono ai lettori di acquistare i giochi prima che vengano prodotti, pagandoli in anticipo; offrono, in cambio, particolari sconti o varie forme di optional non presenti nelle normali copie di vendita. Questo sistema si è rivelato vincente e ha raggiunto un tale successo che il numero di giochi proposti, e venduti, con questa modalità supera quelli destinati al mercato tradizionale. Quindi, possiamo dire che il Kickstarter è ciò che 4 ani fa veniva chiamato crowfunding.
Siamo arrivati alla fine di questa puntata dedicata ai GIOCHI DA TAVOLO. Spero di avervi incuriosito su questo mondo che, come avrete capito, per molti di noi NERD è più di un hobby. Se volete provare anche voi qualche gioco, il consiglio che posso darvi è, come prima cosa, di documentarvi per capire quale possa fare al caso vostro. Partite, magari, da un paio di titoli introduttivi e, solo poi, passate a qualcos’altro di più complesso. In ogni caso, ricordatevi: l’importante è socializzare e divertirsi!
Ragazzi anche per oggi è tutto. Vi ricordo che potete scrivermi sulla pagina di Fly RadioTV o utilizzare #FlyNerd.
Un saluto e buona continuazione su FlyRadio TV.
Lunga vita e prosperità.
by Paolo Gaudiello
FLY-NERD, il programma radiofonico in onda tutti i mercoledì – e in replica la domenica – alle ore 14.45. I Fumetti, e non solo, in compagnia di Paolo Gaudiello.