Ha perso la sua battaglia, Stefano D’Orazio, ma non la guerra viste le numerose parole belle che da ieri sera, non appena la notizia si è diffusa, stanno inondando il web e i Social. Non si sono fatti attendere i messaggi di cordoglio e i ricordi di chi lo ha conosciuto, anche solo attraverso le sue canzoni, per testimoniare le emozioni che quest’artista ha saputo regalare.
Batterista di uno dei gruppi italiani più longevi, i Pooh, combatteva in silenzio ormai da anni un brutto male che lo aveva colpito ma al quale non si arrendeva.
Stefano D’Orazio entra a far parte dei Pooh nel 1971, in sostituzione di Valerio Negrini. Da quel momento in poi, nasce un sodalizio musicale tra i componenti che li ha portati, in breve tempo, a diventare una delle band più amate al mondo.
Batteria, flauto, voce ma anche autore di numerosi testi del gruppo – “Che ne fai di te”, “Buona Fortuna”, “Se c’è un posto nel tuo cuore”, “Io sto con te”, per ricordarne qualcuna – vantava molte collaborazioni, sempre come paroliere, con altri grandi artisti come Lena Biolcati, a cui scrisse GRANDE GRANDE AMORE che nel 1986 le valse la vittoria a Sanremo nella sezione Nuove Proposte.
Stefano D’Orazio ci ha lasciato in eredità un ultimo brano, scritto con l’amico storico Roby Facchinetti, che si chiama “Rinascerò, rinascerai”, un testo che parla di dolore, sì, ma anche di speranza per una città che, come lui, ha sofferto molto a causa del Covid: Bergamo.